Roccobot 360

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30 giorni di film / Giorno 8: il film con il miglior monologo

TRAINSPOTTING
(Danny Boyle, 1996)

Devo davvero scrivere qualcosa su Trainspotting?
Mi limiterò a dire due cose.
Uno: la musica spacca. Sul serio: se clicchi ‘Play’, giochi a Sarabanda o stai pronto con Shazam.
Due: pregiudizi sull’argomento trattato? Allora non hai visto bene: l’argomento è la vita. Il tema è la fragilità, il dare un senso al proprio futuro, il sopravvivere in mezzo al liquame, il dare valore a un’amicizia. Anche un po’ il riscatto, credo.
Tre (aggiunta all’ultimo momento): ti sei accorto che la fotografia è perfetta? Che non c’è nulla di lasciato al caso? Che c’è un Ewan McGregor ventenne e punk coi pantaloni stretti alla caviglia? Danny Boyle aveva trent’anni, la mia età, il che fa di lui un genio che quasi da bambino ha girato uno dei più grandi capolavori del cinema britannico. È uno di quegli eventi cosmici che non si ripeteranno. Faglielo rifare oggi, con un budget centuplicato e tecnologie all’avanguardia.. riuscirà peggio.

Il monologo iniziale è un’introduzione memorabile, recitata sulle note di Lust for life di Iggy Pop:

SPOILER ALERT!

Scegliete la vita, scegliete un lavoro, scegliete una carriera, scegliete la famiglia, scegliete un maxitelevisore del cazzo, scegliete lavatrice, macchina, lettore cd e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita; scegliete un mutuo a interessi fissi, scegliete una prima casa, scegliete gli amici. Scegliete una moda casual e le valigie in tinta, scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo; scegliete il fai-da-te e il chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina. Scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare. Alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido ospizio, ridotti a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi. Scegliete un futuro, scegliete la vita. Ma perché dovrei fare una cosa così? Io ho scelto di non scegliere la vita. Ho scelto qualcos’altro. Le ragioni? Non ci sono ragioni. Chi ha bisogno di ragioni quando ha l’eroina?

Trainspotting su Wikipedia

[Da una catena di Facebook che mi ha preso bene.]